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"Credici e sei già a metà strada"

Non sarà facile per De Magistris, candidato alla presidenza della nostra regione, che noi appoggiamo con convinzione, riportare la nostra terra alla normalità, e questo resterà un sogno se non si metterà in piedi una squadra fatta non solo da assessori, consiglieri e funzionari vari, ma anche e soprattutto da commissioni territoriali composte da persone legate alle problematiche sociali e ambientali. Un grande movimento di massa e di popolo mai effettuato in nessuna regione d’Italia, un esperimento orizzontale che potrà dare speranza e fiducia specie ai giovani.  Linfa nuova per cambiare una regione fatta di burocrazie, affaristi, massonerie, gruppi di clientele.

La nostra lista, i nostri simboli sono il richiamo alla nostra storia. A Melissa, alle lotte contadine, alla repubblica Rossa di Caulonia, alle vittime del fascismo perseguitate per venti anni, alle lotte contro gli F16, alle centrali a carbone della mafia, a tutti i compagni – come Rocco Gatto, Peppino Valarioti e Giannino Losardo – uccisi dalla ‘ndrangheta, alle persecuzioni contro il Sud Ribelle per l’opposizione al G8 a Genova, alle lotte contro la follia del ponte sullo Stretto, a sostegno delle lotte per la casa a Cosenza e la difesa degli spazi sociali, alla grande manifestazione ad Amantea nel 2009 per la verità sulle navi dei veleni, a tutte quelle piccole e grandi lotte che hanno visto migliaia di cittadini scendere in piazza per difendersi dalle discariche inquinanti, dalle navi dei veleni affondate nei nostri mari, dalla devastazione della sanità pubblica e del diritto alla salute per tutte e tutti (chiusi ben 18 presidi ospedalieri!), dai posti di lavoro barattati dai governi, dalla distruzione delle filiere tessili in nome della globalizzazione, da una disoccupazione voluta e mirata per mantenere un popolo sempre sotto ricatto.  Ognuna di queste lotte ci appartiene ed è nostra. È questo il bagaglio di resistenza che ci portiamo e che si traduce spesso in costanti attività sociali e solidali prima e durante il Covid-19.

La lotta alla ‘ndrangheta si fa rompendo quell’intreccio criminale di sprechi, ruberie e malversazioni prodotti dalla radicata convivenza tra criminalità organizzata, massoneria e gestione politica, che continuano ad alimentarsi della speculazione edilizia selvaggia, della programmazione di “emergenza”, di un abusivismo incentivato per essere poi sanato. La lotta alla ‘ndrangheta si deve fare nelle banche, negli investimenti turistici, nelle lavanderie per il danaro sporco. La cultura della legalità si produce con il rispetto dei diritti umani, con una carcerazione riabilitativa e con politiche di inserimento lavorativo in grado di rappresentare una reale alternativa alle lusinghe dei boss locali, ovvero con una complessiva azione di antimafia sociale.

Per questo proponiamo interventi legislativi su punti cruciali del nostro programma:

Citazione: Citazione

L’attuale legge elettorale regionale ha una soglia di sbarramento (la più alta tra le regioni di Europa) che impedisce la partecipazione democratica e la rappresentanza dal basso. Proponiamo una legge elettorale basata sul principio proporzionale puro, senza soglie di sbarramento e premio di maggioranza

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